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Reviews

TGMUSIC.IT - ESEMPIO DI CREATIVITÀ IN PIENO LOKDOWN. “METAMORFOSI”, IL DISCO D’ESORDIO DEI MOS TRIO

Un disco che abbraccia diversi stili muovendosi tra latin jazz, echi classicheggianti e una musica dai tratti contemporanei che lascia spazio alla contaminazione. Si presenta così Metamorfosi, disco d’esordio dei mOs trio pubblicato il 10 aprile 2020 dall’etichetta Emme Record Label. Una band affiatata, che padroneggia diversi linguaggi musicali, composta da Giuseppe Santelli al pianoforte, principale autore dei brani, Renzo Genovese al basso elettrico e Simone Ritacca alla batteria. Un progetto che rappresenta bene la sintesi dei percorsi musicali di tre musicisti coesi che insieme hanno generato uno stile audacemente non definito aprendo la strada alla metamorfosi e alla contaminazione. Non a caso i brani spaziano tra diversi stili musicali mantenendo sempre un grande senso melodico e una particolare attenzione alla composizione stessa. L’estro del singolo è sempre al servizio della band e l’interplay tra i musicisti è senza dubbio una delle caratteristiche in evidenza dei mOs trio. In questo modo i linguaggi si fondono tra atmosfere latineggianti, musiche oniriche a volte dai tratti orientali, e un jazz contemporaneo che tuttavia attinge sempre dalla tradizione classica. Quest’ultimo è senza dubbio uno dei tratti distintivi di una band che coniuga passato e presente in un jazz che abbraccia alla perfezione il concetto di “cambiamento continuo”.

Tra i brani principali di questo disco spicca la title track Metamorfosi che si apre con un solo di batteria per poi dar vita ad una melodia intensa e malinconica dai tratti classicheggianti. Una composizione che richiama la forma del Rondo classico, con un episodio sempre diverso e una totale coesione fra gli strumenti: senza dubbio il brano che sintetizza appieno l’animo della band. Nostalgia è un brano di natura prettamente latin-jazz, in cui il compositore Giuseppe Santelli abbraccia lo stile del noto pianista Michel Camilo. Presenta caratteristiche tipiche del mondo latin come il tumbao al basso elettrico, la clave dos-tres alla batteria e il montuno al piano. La strada del ritorno è un pezzo articolato, che alterna momenti melodici a ritmiche più intense, traducendo in musica il significato racchiuso nel titolo stesso, ovvero il desiderio di tornare a casa ostacolato da momenti di tensione. Smile è invece una composizione scritta pensando al sorriso di una persona cara all’autore che si divide in due parti: la prima parte anch’essa in stile latin, apre la strada ad un secondo movimento in cui spuntano echi ritmici legati alla musica degli anni ’80. Il tutto adattato secondo lo stile di una band che, abbracciando più stili, non perde mai di vista il senso melodico e la capacità di reinventarsi.

JAZZ AGENDA - Giuseppe Santelli racconta Metamorfosi: disco d'esordio dei mOs Trio

Pubblicato da Emme record Label, Metamorfosi è il disco d’esordio dei mOs Trio: un progetto che abbraccia diversi stili, dal jazz moderno ad echi più classicheggianti. La line up è composta da Giuseppe Santelli al pianoforte, principale autore dei brani, Renzo Genovese al basso elettrico e Simone Ritacca alla batteria. Giuseppe santelli ci ha raccontato la storia e l’evoluzione di questa band.

Per cominciare l’intervista parliamo subito del disco: vi va di descriverlo brevemente ai lettori di Jazz Agenda?

Certo è un enorme piacere condividere il nostro progetto con voi. “Metamorfosi” è un album pubblicato dalla Emme Record Label il 10/04/2020 ed è il primo lavoro discografico del mOs trio. I brani attraversano diversi stili e linguaggi, passando da atmosfere latineggianti a quelle dai tratti orientali: caratteristica questa importante per noi che ci ha permesso di proiettarci verso una trasformazione continua senza perdere di vista un filo conduttore tra i brani.

Raccontateci adesso la vostra storia: come è nato questo progetto e come si è evoluto nel tempo?

Il mOs trio nasce da un forte legame di amicizia che abbiamo voluto trasferire anche in campo professionale. Dopo le esperienze musicali avute separatamente, due anni fa è iniziato il nostro percorso insieme. Le ore passate in sala prove hanno contribuito a trovare il suono che ci contraddistingue, espresso poi nelle composizioni di Giuseppe Santelli (pianista del gruppo).

Un disco per una band o per un artista può sintetizzare diverse cose: una fotografia del momento, un punto di arrivo o di partenza: per voi cosa rappresenta?

Considerato che il musicista è in continua evoluzione, grazie all’incessante ricerca di nuovi stimoli e alla voglia di migliorarsi, per noi “Metamorfosi” è la fotografia del nostro attuale pensiero musicale che potrebbe in futuro mutare oppure no, e non saperlo è quello che ci stuzzica di più!

Se parliamo dei vostri riferimenti musicali cosa vi viene in mente? Ci sono degli artisti, noti o anche meno noti, che per voi sono stati davvero importanti?

Ognuno di noi proviene da una formazione artistica e da percorsi musicali diversi che inevitabilmente hanno contribuito alla creazione del nostro sound. Prima di buttarci a capofitto nel lavoro di composizioni inedite, abbiamo dedicato il primo periodo allo studio, all’analisi e alle performance dei brani che più ci accomunano nel linguaggio e che successivamente ci hanno influenzato. Tra questi, in particolare, citiamo Michel Camilo e Michel Petrucciani.

Come vedete il vostro progetto nel futuro? In sintesi quali potrebbero essere le evoluzioni legate alla vostra musica?

Sicuramente confermeremo il sound del gruppo e le ambientazioni create nelle nostre composizioni; il nostro è un jazz contemporaneo che si mescola con la tradizione della musica classica e riteniamo che il nostro punto di forza possa essere proprio quello di rafforzare questo aspetto per dare un’identità sempre più caratteristica alla nostra musica.

Chiudiamo con un ulteriore sguardo al futuro: avete qualche concerto in cantiere o qualche nuova registrazione da portare avanti?

Purtroppo il virus ha momentaneamente congelato tutti i concerti e le varie presentazioni del disco che avevamo organizzato. Adesso ci stiamo pian piano rialzando programmando nuovamente dei concerti per esprimere il nostro messaggio tramite la musica. Ci godiamo per un po’ questo bel lavoro per poi andare in “Metamorfosi”, come dice la Title track del nostro album.

SOUND CONTEST - MOS TRIO | Metamorfosi

Una tela variopinta, ricca di sfumature, in continuo divenire, sempre adornata da una verace comunicatività che coinvolge di primo acchito. “Metamorfosi” è la nuova realizzazione discografica firmata mOs trio, intraprendente formazione costituita da Giuseppe Santelli (pianoforte), Renzo Genovese (basso) e Simone Ritacca (batteria). Gli otto brani presenti nel CD sono frutto della fertilità compositiva di Santelli, eccezion fatta per Take Five (Paul Desmond). Nostalgia, composizione fra rumba e son montuno dal mood rutilante, mette l’argento vivo addosso. L’incedere del pianista è adamantino, amabilmente sincopato e impreziosito da intriganti sprint cromatici, supportato dal puntuale comping cesellato dalla coppia Genovese-Ritacca. Il climax di Flowing è rasserenante. Santelli si esprime attraverso un discorso improvvisativo screziato, sgusciante e ben cadenzato. My Thoughtsè un brano elegiaco, struggente. Qui il pianismo di Giuseppe Santelli è sobrio, dallo spirito narrativo. Genovese dà vita a un eloquio lirico, intriso di senso melodico. “Metamorfosi” è un album dal quale  affiora l’anima mediterranea del trio, un disco nel quale soprattutto la cantabilità dei temi e il potere evocativo della melodia rappresentano le peculiarità dell’intero lavoro.

© Giuseppe Santelli